Piccolo esercizio di sapore: chiudete gli occhi; proiettate nella vostra mente l’immagine bucolica di un dolce e romantico panorama collinare; aggiungete i colori caldi e avvolgenti del sole che tramonta… a questo punto prendete in mano un calice di vino rosso e sorseggiatelo davanti a questo paesaggio. Il vino nel vostro bicchiere è un Chianti, giusto?
"Fra orti, giardini e ulivi regolati dall’arte amabile del potare che si snodano sui colli vie così in pace che sembrano dimenticate, dove si procede fra meravigliose scoperte di cose sempre uguali e sempre impreviste"
Bino Samminiatelli
La tappa di oggi ci porta in Toscana, precisamente nelle magiche colline che uniscono Firenze a Siena, note tra gli amanti del vino di qualità con il nome di Chiantigiana. Infatti, è in questo luogo suggestivo ricco di borghi e cantine che prende vita uno dei prodotti enologici più famosi e apprezzati al mondo: in una parola, Chianti.
Un percorso caratterizzato da vigne, boschi e borghi, dove si possono effettuare passeggiate incredibili, visitando alcune fra le cantine migliori del territorio toscano degustando vini, oli e salumi in un’esperienza che segnerà per sempre il vostro palato. Ma vediamo di partire per questo itinerario con ordine e gusto.
La prima tappa comincia alle porte di Firenze, nell’antico borgo di Greve. Questo piccolo centro che sorge nel territorio dell’Agro di Florentia, era storicamente conosciuto a tutti i commercianti del luogo come il ricco mercato del castello di Montefioralle. Una storia che è riuscita a tramandarsi nel corso dei secoli, sino ad arrivare ai giorni nostri. Infatti, ogni sabato mattina è possibile rivivere tutta l’atmosfera di un’epoca magica circondati dall’architettura di un luogo in grado di conservare la tradizione di una terra nobile come quella del Chianti. Entrando nel cuore del borgo, in Piazza del Mercato, si possono visitare le golose botteghe gastronomiche dei portici, oltre all’imperdibile Museo del Vino: l’occasione giusta dove poter scoprire tutto il passato di Greve attraverso foto, documenti e reperti storici figli di questo territorio, senza considerare la spettacolare collezione di oltre 180 cavatappi dalle forme e le funzioni più curiose.
Usciti da Greve, a pochi passi dal borgo sorge la pittoresca frazione di Panzano. Questo paesino di origine etrusca che sorge lungo la Pieve di San Leolino, si sviluppa nel corso dei secoli prima come possedimento romano e, successivamente, come castello roccaforte (di quest’ultimo periodo, purtroppo, esistono solo pochissime tracce storiche). Di fatto, dopo la Battaglia di Montaperti nel 1260, il castello fu saccheggiato da parte delle truppe ghibelline; mentre nel 1397, fu occupato e saccheggiato nuovamente dall’esercito di Alberico da Barbiano: entrambi gli episodi hanno gravemente lacerato la città e i suoi tesori, lasciando ai giorni nostri ben poco di quella che era la sua sfarzosità originale. Nonostante ciò, all’interno del suo borgo sono ancora presenti numerose strutture storiche di grande bellezza: in primis il suo castello, per l’appunto, la cappella di Santa Maria delle Grazie, l’oratorio di Sant’Eufrosino, oltre alle incredibili colline che costituiscono la sua Conca d’Oro. Inoltre, nei pressi dell’antico villaggio è possibile visitare anche importanti resti d’origine etrusca. Per concludere, quale miglior pasto se non assaporando all’interno di una delle sue enoteche gli ottimi salumi della tradizione locale accompagnati dai migliori vini del posto.
Il nostro viaggio nelle terre del Chianti si conclude alle porte di Siena, per la precisione a Fonterutoli. Cittadina già nota durante i periodi etruschi e romani, fu la protagonista assoluta nel 998 della famosa contesa territoriale fra le diocesi di Siena, Arezzo e Fiesole. Inoltre, fu anche sede degli accordi di pace che conclusero la Guerra di Siena nel 1559. Fra i luoghi di maggiore interesse storico, è importante citare la chiesa di San Miniato e il castello, attuale proprietà della stirpe Mazzei dal lontano 1435. Infine, la casa viticola del luogo conclude il tour a livello gastronomico, grazie ai suoi olivi, filari e, naturalmente, al suo ottimo vino locale.
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Photo Credits: Vignaccia76 , David MacSpadden e Sailko via Wikimedia Commons [CC BY 3.0]